Work life balance: mettiamoci in equilibrio

Work life balance: mettiamoci in equilibrio

 

Per l’employer branding, il cosiddetto work life balance – equilibrio tra lavoro e vita privata – è il perno principale su cui possono basarsi le scelte dei candidati al lavoro.
Per chi lavora in azienda è l’elemento chiave per scegliere di andare via o restare.
Un equilibrio in grado di far pendere l’importante bilancia di un’azienda. Perché?
Lo scopriamo insieme

E’ di pochi giorni fa la pubblicazione di un report su Il Sole 24Ore che riporta i risultati di una ricerca condotta su LinkedIn – (il social del lavoro) che ha coinvolto 22mila persone nel mondo e che, per l’Italia, ci dice che il 44% degli intervistati, sin da inizio 2025 – probabilmente perseguendo un obiettivo dell’anno precedente – è alla ricerca di un nuovo lavoro e, tra i motivi di questa ricerca, al secondo posto, con il 27% dei riscontri, troviamo “migliore work life balance”.

Work-life balance risultati statistici.

Al primo posto? Con il 41% dei risultati “aumento di stipendio” che, per molti, è collegato indovinate a cosa? … “miglior work life balance”.

Interessante! Voglio più soldi per porre in miglior equilibrio la mia vita.

Voglio un nuovo lavoro per porre in migliore equilibrio la mia vita.

Sembra che il fulcro sia questo. Ed è questo il motivo per cui ho deciso di trattare questo argomento e darvi, darci, utili suggerimenti per renderlo attuabile.

Chi di voi non si è sentito “sopraffatto”, iper-impegnato ed “in corsa”, negli ultimi tempi tra vita privata e vita lavorativa?

O vorreste dirmi che siete tra i liberi professionisti descritti da Mr. Google al lavoro dal lettino di una spiaggia tropicale, cocktail in mano sinistra e cellulare in mano destra?

Ah ecco!! Non siamo lì.

Work life balance, di preciso, cos’è?

Al di là della traduzione letterale che lo definisce – dall’inglese – come “equilibrio tra vita lavorativa e vita privata”, lo vado a descrivere, ad inquadrare, come un insieme di strumenti e competenze, utili a realizzare quell’equilibrio.

Strumenti di welfare aziendale – che, da Consulenti del Lavoro ben conosciamo, e che, mentalmente, inscatoliamo, come in un bel pacco regalo, come iniziative di natura contrattuale, da parte del datore di lavoro, volte a incrementare il benessere del lavoratore (e dei suoi familiari) attraverso beni e servizi, che non concorrono a formare reddito da lavoro dipendente. Extra che concorrono al benessere, quindi.

Work-life balance ed EFFICACIA PERSONALE.

Competenze di efficacia personale – che, da persone che vogliono essere parte integrante di questa Rivoluzione 5.0, stiamo imparando a conoscere e padroneggiare, in questo caso, in primis, l’efficacia personale.

E allora vediamo – alla luce di quanto già acquisito – come possiamo trovare un buon equilibrio che ci permetta – quanto meno – di sentirci leggeri, come su una spiaggia tropicale, anche quando siamo oberati dagli impegni quotidiani.

Carta e penna alla mano, perché ho pensato di aiutarvi nel creare il vostro personalissimo equilibrio work-life, facendovi lavorare sulle priorità.

Quando lavoro con le persone, il miglior rendimento, il miglior risultato lo ottengo (lo ottengono loro per la precisione) quando le identifico come se fossero aziende.

Si viene a creare quel certo distacco, soprattutto emotivo, che rende le osservazioni e le decisioni sulle azioni da intraprendere, più chiare e nette, più facili.

Troppa “automazione”? Un po’ di tecnicità, in questi casi, può solamente aiutarvi.

Abbiamo già lavorato insieme sull’efficacia personale quando vi ho illustrato la nostra – di fatto – incapacità di “gestione del tempo”, a fronte della nostra possibilità di migliorare la produttività, focalizzandoci sugli obiettivi.

Work life balance e la Legge di Pareto.

Adesso vi guiderò – partendo da quei concetti già espressi – all’applicazione pratica della “legge di Pareto”, cosiddetta “regola degli 80/20”.

La conoscete già? … Quanto mi piacerebbe sentirvi rispondere!

E se la conoscete quanto e quando la applicate?

Cosa prevede nello specifico?

Vilfredo Pareto – economista e sociologo italiano, vissuto alla fine dell’800 – sviluppò il concetto di gestione del tempo e di distribuzione dei redditi e della ricchezza nella società, esprimendo, appunto, il concetto matematico secondo cui, solitamente, il 20 per cento della popolazione detiene l’80 per cento delle ricchezze, e guadagna l’80 per cento del reddito.

Questo concetto – che non viene qui approfondito – si sviluppa oggi nella “regola 80/20” sopra citata, che ci fa prendere visione delle nostre attività – badate bene – professionali e non professionali – sulla base del loro “rendimento”.

Osserva attentamente la tua vita. E’ molto probabile che il 20 per cento delle tue relazioni personali, sia il motivo dell’80 per cento della gioia nella tua vita, e nel tuo ambito business – qualunque esso sia – solitamente, il 20 per cento dei clienti e dei prodotti, rappresenta l’80 per cento delle tue vendite e delle tue entrate. Così come il 20% delle tue iniziative di marketing frutterà l’80% dei tuoi risultati; il 20 per cento dei tuoi dipendenti produrrà l’80 per cento del lavoro.

Work-life balance: i tuoi risultati statistici

Quando questa analisi viene fatta – concretamente – e ne viene applicato il risultato, il miglioramento, in termini pratici, sull’equilibrio via lavorativa/vita privata, è notevole.

Perché è palese che lo sbilanciamento si realizza per una serie di “mancanze”, collegate più o meno strettamente, alla mancanza di tempo.

Mancanza di tempo per riposare di più, per divertirsi di più, per svolgere meglio un compito lavorativo, per focalizzarci su una espansione del nostro business che “sì è importante, ma chi ne ha il tempo…?”

Esercizi per migliorare crescita e produttività.

La crescita della tua produttività, per conseguire maggiori risultati minor tempo, la realizzi così:

  1. Fai alcune cose di più.
  2. Fai alcune cose di meno.
  3. Inizia a fare qualcosa che non stai facendo.
  4. Smetti di fare qualcosa che stai facendo.

Come determinare cosa fare di più e cosa fare di meno lo realizzi così:

  • Individua le tue attività di massimo valore: quel 20 per cento delle cose che fai, ogni giorno, che contribuisce per l’80 per cento, al valore del tuo lavoro.
  • Individua le tue attività di minor valore: quell’80 per cento delle cose che fai, ogni giorno, che contribuisce di meno al valore del tuo lavoro.
  • Dedica più tempo alle attività di alto valore.
  • Delega o elimina quante più attività di minor valore possibile.

Applica la legge di Pareto, così come ti ho descritto, a tutte le aree della tua vita.
 
Ti permetterà di aumentare significativamente il livello della tua produttività personale e ti permetterà – o meglio ti permetterai –  di dedicare più tempo, e miglior tempo, a ciò che davvero conta nella tua vita personale e professionale.

Se sei un’azienda, o uno studio professionale, che mira a svilupparsi e crescere, saprai quanto oggi il work life balance sia elemento prioritario, per quello che è definito “employer branding”, l’insieme delle strategie finalizzate a migliorare l’immagine di un’azienda e che risulta primario, per portare in azienda i migliori talenti disponibili sul mercato del lavoro.

Ti troverai a tagliare rami secchi?

Sì, ma probabilmente sapevi già che lo erano, io e Pareto ti abbiamo solamente offerto la possibilità di osservarli, dargli il giusto valore ed il coraggio di tagliarli.

Non tutto – e non tutti – nella vita, sono per sempre.

Riavvolgi il nastro e buon ascolto https://www.youtube.com/watch?v=vabnZ9-ex7o

 

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