Azienda “employer branding”? Azienda “appetibile” per i dipendenti.
Sì, ma quanto costa?
Trasformare un’azienda in un luogo realmente desiderabile per i dipendenti non è solo una questione di buona volontà, ma anche di investimenti concreti — che però vanno considerati alla luce del ritorno in termini di retention, produttività e attrattività del talento.
E’ il motivo che mi ha spinta a fare questa stima realistica dei costi suddivisi per area, con un range indicativo che può variare in base alla dimensione dell’azienda, al settore e al contesto geografico.
Creare un ambiente di lavoro sano e stimolante
Costi principali:
Flessibilità oraria / Smart working:
▸ Costi di strumenti digitali (VPN, software collaboration, postazioni remote): € 300 – € 1.000 per dipendente/anno
▸ Potenziale calo nei costi fissi (affitto, utenze) se si riduce lo spazio fisico.
Miglioramento spazi fisici:
▸ Ristrutturazione / redesign ambienti: €200–€800/m²
▸ Aree relax, arredi ergonomici, illuminazione: €1.000–€3.000 per postazione completa
Clima aziendale / Leadership empatica:
▸ Formazione manageriale e HR: € 1.000 – € 5.000 per team leader/anno
▸ Eventuali costi per survey e consulenze clima: € 5.000 – € 20.000 una tantum o annuali
✅ ROI atteso:
▸ Riduzione assenteismo, burnout, turnover → risparmio medio fino al 20 – 30% su costi HR
Offrire reali opportunità di crescita professionale
Costi principali:
Formazione e sviluppo:
▸ Corsi online (e.g. LinkedIn Learning, Coursera): € 150 – € 500 per dipendente/anno
▸ Formazione in aula / coaching personalizzato: € 1.000 – € 3.000 per persona/anno
Piani di carriera e mentorship:
▸ Analisi e disegno percorsi interni: € 5.000 – € 15.000 progetto iniziale
▸ Tempo/risorse interne per gestione: +10 – 15% del tempo HR dedicato
Valorizzazione e feedback:
▸ Software di performance management: €50 – €150 per dipendente/anno
✅ ROI atteso:
▸ Maggiore retention dei talenti, crescita interna dei leader, aumento della produttività individuale
Costruire una cultura aziendale forte e coerente
Costi principali:
Comunicazione interna / valori condivisi:
▸ Workshop, storytelling interno, eventi: € 5.000 – € 20.000/anno
▸ Comunicazione visiva e branding interno: € 3.000 – € 10.000 una tantum
Benefit e welfare:
▸ Piani welfare personalizzati: € 300 – € 1.000 per dipendente/anno
▸ Premi di produttività / flessibili: variabile – % del salario base (tipicamente 5–10%)
Supporto genitorialità / benessere sociale:
▸ Convenzioni, rimborsi, servizi: € 500 – € 1.500 per famiglia/anno
✅ ROI atteso:
▸ Coinvolgimento e senso di appartenenza elevati, employer branding rafforzato, attrazione nuovi talenti
Totale indicativo (per dipendente/anno):
Tipo di azienda Investimento medio annuo per dipendente
Piccola (10–50 dip.) € 1.000 – € 3.000
Media (50–250 dip.) € 1.500 – € 4.500
Grande (>250 dip.) € 2.000 – € 6.000
Le mie considerazioni finali, che sono frutto di ragionamento ed esperienza, mi portano a concludere che:
Non è necessario fare tutto subito. Molte aziende adottano un approccio graduale, partendo dalle azioni a maggiore impatto e costo più contenuto (es. flessibilità, formazione digitale, survey clima). La chiamo sostenibilità.
Investire senza misurare è rischioso. È utile monitorare indicatori come il turnover, la soddisfazione interna (eNPS), la produttività e il costo per assunzione. La chiamo misurazione.
NDR: eNPS sta per Employee Net Promoter Score, un indicatore che misura il livello di soddisfazione e impegno dei dipendenti di un’azienda. Si basa su un’unica domanda:
“Su una scala da 0 a 10, quanto è probabile che tu raccomandi la nostra azienda come luogo di lavoro?”
Bella questa domanda! Ci apre davvero a tante riflessioni.