Feedback: strumento di coaching e comunicazione per le persone e le aziende

FEEDBACK
Avete mai pensato al feedback come risorsa? Vediamolo insieme!
Innanzitutto partiamo da cosa è considerato feedback. Andando sul dizionario – anche solo quelli presenti su Mr. Google –  troviamo delle definizioni quantomeno incomprensibili, mentre invece se siamo in azienda, se parliamo in linguaggio business, pare non ci siano altro che feedback intorno a noi.

Dunque… “la retroazione” di cui la parola feedback sembra la traduzione e di cui è esso stesso traduzione – che caos!! – possiamo definirla come “serie di interventi appropriati a una situazione trascorsa e superata”.

Verosimilmente pongo in essere una serie di azioni, di comportamenti, di comunicazioni e mi viene dato un feedback su ciò che ho fatto e detto, eccoci dinanzi alla “situazione trascorsa e superata”.

Quindi: il feedback NON è un giudizio e questo concetto è bene fissarlo nella nostra mente e nel nostro cuore.

Il feedback è uno strumento di COMUNICAZIONE ed è uno strumento di COACHING.

Nel primo caso quando lo inquadriamo – sia nell’offrirlo che nel riceverlo – tra gli aspetti legati alla comunicazione quali, stricto sensu: cosa diciamo, come lo diciamo, come lo comprendiamo, come lo recepiamo.

Nel secondo caso, è strumento di coaching, quando – correttamente offerto a chi ne fa richiesta o a chi è importante offrirlo (dipendenti, soci, collaboratori, membri del team, amici, parenti e conviventi – non esagero) viene utilizzato come strumento di crescita e miglioramento.

Qual è PRATICAMENTE il modo migliore per poter dare un feedback?

Premesso che, apprendendo i meccanismi della comunicazione efficace ed i presupposti di cui parlo – ad esempio – nel mio video corso “Comunicazione è Relazione”, sareste già in grado di dare eccellenti feedback, vi lascio alcune dritte per un
FEEDBACK EFFICACE.

  • LE PERSONE NON SONO I LORO COMPORTAMENTI quindi: focalizzatevi sempre sui comportamenti e non sulla persona;
  • AVETE CONTEZZA DI CIO’ CHE E’ ACCADUTO quindi siate specifici, non generalizzate;
  • AVETE LA CAPACITA’ DI OSSERVARE E LA CONOSCENZA DI COMPRENDERE COSA SI E’ GENERATO DALL’AZIONE quindi evidenziate le conseguenze del comportamento osservato;
  • AVETE PUNTUALITA’ E SPECIFICITA’ quindi utilizzate solo vostre informazioni legate a ciò che avete notato;
  • SIETE PERSONE CHE GUARDANO AL MIGLIORAMENTO quindi concordate con il vostro collaboratore (amico, parente familiare, socio, dipendente) un’azione di miglioramento.

Vedrete che risultati!

Ti faccio una domanda: sei certo di aver bene individuato e creato il team?
Il tuo team risponde alle caratteristiche del team di successo?

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